Leggere oggi le parole di Sandro Carrey che ricorda l’importanza nel mondo andino del mese di Maggio per la contemplazione nel cielo della costellazione della croce del Sud( la croce andina) mi ha ricordato di quanto gli antichi simboli,ci suggeriscano un unico e evidentissimo culto ancestrale comune,il culto della Grande Madre
Nel Buddismo tibetano,in India,fino agli Indiani d’America il Mandala ha la forma di un vuoto circolare uterino e nero,da cui sembra originare il mondo di sopra quello di sotto e tutte le direzioni,l’unione degli elementali terra acqua fuoco aria e delle direzioni
senza entrare nel dettaglio lascio qui sotto questa bella riflessione sul cielo boreale
Naturalmente per noi in Italia rivolgere gli occhi al cielo significa vedere altre costellazioni ma in attesa di poter continuare a viaggiare cerare suggestioni e ponti con altre culture e luoghi aiuta a trascendere i muri e i distanziamenti
Il mio suggerimento è di provare a creare mandala
Si possono disegnare a terra,con sabbia, borotalco,farina, fiori sassolini,oppure disegnare in un foglio o dipingerli sul nostro corpo,crearli impiattando il cibo… la geometria sacra che richiamiamo lavora ad un piano molto inconscio e riattiava il ritorno all’utero e l’immersione in quel vuoto così pieno
CELEBRAZIONE DELLA CHAKANA LA CROCE DEL SUD
Il mese di maggio per il mondo andino rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo, che è segnato dalla costellazione della Croce del Sud, che è nel suo punto più alto e più verticale nel nostro cielo, è allo zenit, e Questa posizione annuncia il tempo della fine del grande raccolto e l’inizio di un nuovo ciclo di vita.
la Chakana è stata onorata ancestralmente , è la guida, la fondazione e il sovrano del mondo andino, fornendo il senso di comunità, lavoro di gruppo, coordinamento, collettività, reciprocità, l’uomo andino ha organizzato il suo sistema sociale osservando questa bellissima costellazione, che a sua volta è la guida per gli escursionisti degli altipiani, segna la direzione sud e può essere osservata più di 9 mesi all’anno. A seconda della sua posizione nella sfera celeste, determina diversi periodi agricoli, periodi di pioggia e siccità, solstizi ed equinozi, ecc.
Come guida che segna eternamente un punto nel cosmo, il sud è il sovrano dell’emisfero meridionale, proprio come la stella polare nell’emisfero boreale. Questo punto rappresenta quindi il punto di connessione tra i 2 mondi, Janan Pacha e Kay Pacha, essendo quindi un ponte, che viene onorato quando il suo asse maggiore sale verticalmente sopra di noi, proprio nei primi giorni di maggio, al mezzanotte. Chaka è un ponte, Chakana è un’unione di due mondi.
I nostri antenati salirono nei Centri Cerimoniali Astronomici o Wakas, situati sulla cima delle montagne, per la loro migliore osservazione e studio, e per essere più vicini alla loro influenza energetica. Diamo un’occhiata al cielo, troveremo il piccolo chakana (quella che chiamiamo la Croce del Sud) e la grande chakana (insieme a Orione), il sacro 3 e il sacro 4.
Mentre ci avviciniamo ai giorni più bui dell’anno, le pieghe tra i mondi diventano più sottili, attivando i vortici e consentendo una maggiore comunicazione con i mondi che non si vedono.
È tempo di ricordare gli antenati, onorare la loro memoria, richiedere i loro insegnamenti e messaggi, il cielo sta scendendo sulla terra e gli esseri umani, diventiamo i ponti per incanalare questa energia, ponti tra cielo e terra, i chakarunas, che iniziano in questo momento, che è prima della celebrazione dell’Iniziazione con l’acqua a Qoyllur Rit’i e prima del solstizio d’inverno, il grande Inti Raymi.
Non perdere l’occasione in questi primi giorni del mese di maggio di osservare il cielo, comunicare con le stelle, con i nostri antenati, ricevere i loro messaggi, ricevere i loro segnali, chiedere loro una guida, iniziare come chakarunas ed essere l’unione tra cielo e terra .. !!