Il distacco: vivere la stessa esperienza con diversi corpi – Visualizzazione del 23/05/2022 – Pratiche per la nuova era.
Esistono innumerevoli emanazioni e molti piani dimensionali che non espandono in maniera concentrica, come li vediamo, ma da un vuoto.
Il buco nero pieno si può espandere in forme multidimensionali aprendo la sua sottile stratificazione binaria.
Effettivamente noi “potenzialmente” cambiando la direzione della nostra attenzione siamo in grado di fonderci, di creare una fusione con una esperienza e di staccarci da ogni altro corpo, il quale però permane un’emanazione che comunque continua ad espandersi e a ritrarsi.
Siamo frequenze
Siamo onde concentriche, nello spaccato che noi siamo in grado di percepire. Non abbiamo ancora potuto osservare il completamento dell’onda e necessariamente la osserviamo solo da uno spaccato. Per quanto abbiamo manifestato onde che si allungano orizzontalmente, esistono lunghezze d’onda che sono larghezze e sfericità. Si fondono in un unico punto fusionale sferico che forma appunto il punto cieco… Nero nell’intersezione di questi infiniti dimensionali a onde ci si aprono le vite, ti ricordi le emozioni, campi morfo genetici, varie galassie, sensazioni e a seconda del punto addensante, addensamenti più o meno reali.
Per questo la nuova coscienza può portare a distaccarci e in fusione allinearci sempre di più a un punto cieco unico, espandere o contrarre e anche allargare “osservare” una intersezione piuttosto che un’altra.
L’universo di fatto respira il respiro, è espansione è contrazione e al contempo onda frequenza e musica realtà materia.
Il distacco come livello di coscienza
Se la nostra “consistenza”, la nostra coscienza è densa siamo aderenti a una di queste reti di incroci e la vediamo macroscopica e aderiamo completamente ad essa credendola unica e reale.
Più i livelli di coscienza si ampliano più possiamo spostare il nostro focus di attenzione cosciente a più punti di intersezione e a nessuno lasciandoli espandere e ritrovarsi in forma libera e divina.
L’osservazione distaccata di ogni intersezione ci dà un punto cieco dove scorre un flusso continuo di presente infinito fatto di frequenze uniche e sferiche di musica.
Per questo possiamo dire che siamo uno, essere uno nella forma completa del buco nero che apriamo, ovvero moltitudini nelle intersezioni.