Ci sono momenti in cui il tempo si dilata in un unico lunghissimo attimo di qui e ora di dolore.
Ho già attraversato questo viaggio molte volte negli ultimi anni.
Nel mio manifestare la separazione, l’universo veniva sempre a soccorrermi, ripensandoci ora,era una mano tesa per condurmi in una finta scorciatoia, come a prepararmi a questo momento di solitudine.
Sola con me, in uno spazio che potevo scegliere con largo anticipo, ma che non ho mai avuto il coraggio di attraversare. Così anche tu, su cui non avevo dubbi, prendi la tua strada, dopo avermi accompagnata per così tanti anni.
Il tonfo provato ad Ottobre 2017, riapre le sue fauci nere, è una ferita che non parte dal cuore ma dal plesso solare, dall’io sono, come a dire: non sono se tu non me lo mostri, se tu non mi ami, se non ti manco, manco a me stessa.
La salvezza non è fuori, ma dentro. Nessuna scorciatoia può servire se l’anima ha deciso di percorrere tutta il cammino fino all’unità. L’affidamento a Dio è l’unica strada che resta in quel nero, in quel dolore che assomiglia così tanto alla morte, in fondo a quel buio, c’e una piccola luce, la luce della fede. La fede che, se attraverso quelle nuvole,ci sarà luce. Noi non lo sappiamo ma se ci troviamo nell’oscurità, se siamo lì per forza, abbiamo solo due scelte o morire o affidarci a Dio, un Dio che è fuori e anche dentro.
Quando si è stati lì e si sopravvive, una pace eterna si apre e l’essere, in ogni suo strato, particella, atomo si riempie di Amore. L’ego frantumato non ha più niente a cui aggrapparsi perché non c’è più niente.
Stare, semplicemente, accomodarsi ed affidarsi allo Spirito, è guarigione diretta.
Tutte le vie provate in precedenza, sono pallidi strumenti,lunghe traiettorie, la via diretta invece, quella è un’altra cosa; quella ti sbatte nel nero e ti sveglia nella luce e da quel momento sai che Buio è Luce
Tutto è sospeso nell’infinito Amore.
Quell’ Amore che da essere umano puoi sperimentare a costo di farti a pezzi e ricomporti di nuovo.
L’equinozio, la Dea che riemerge dall’Ade, dopo aver compiuto il viaggio dell’Eroe, riemerge mai più la stessa. Rinasce espansa al punto di essere tutto e tutti. Completa.